Nella lingua inglese esiste il colloquiale termine “hangry” che identifica uno stato d’animo di rabbia e irritabilità “angry”, dovuto alla sensazione di fame “hungry”.
Una recente ricerca (1) ha indagato sulle fondatezze scientifiche di tale luogo comune, evidenziando un’effettiva associazione tra il sentirsi affamati e sviluppare emozioni e sentimenti negativi.
Si tratterebbe forse di un istinto primordiale: in diverse specie animali è possibile osservare come la privazione di cibo aumenti l’aggressività, al fine di attaccare e accaparrarsi le risorse alimentari.
Il recente studio è stato condotto su 64 persone adulte in Europa che attraverso l’utilizzo di un’app hanno monitorato i loro livelli di fame e i loro stati d’animo, per un periodo di tre settimane, cinque volte al giorno e durante lo svolgimento di diverse attività quotidiane.
Dai risultati è emerso che la fame è stata associata al 48% della varianza della rabbia, al 56% della varianza dell’irritabilità e al 44% della varianza del piacere.
È importante notare che le associazioni tra fame ed emotività negativa sono rimaste stabili anche dopo aver controllato i fattori demografici (età e sesso dei partecipanti), il BMI e il comportamento alimentare, suggerendo che il legame tra fame e irritabilità possa essere abbastanza solido.
Secondo i ricercatori, ci possono essere due spiegazioni a tale fenomeno:
- I bassi livelli di zucchero nel sangue possono avere un effetto diretto sulla funzione cerebrale.
- Quando le persone hanno fame, sono più propense a interpretare i segnali del mondo che le circonda sotto una luce negativa.
Un ruolo chiave, nello stato di malessere emotivo lo gioca anche l’assenza o l’abbassamento della percezione del piacere, dovuto alla mancata soddisfazione di un bisogno legato a uno dei cinque sensi: il gusto.
Già studi precedenti avevano notato come i partecipanti sviluppassero tendenzialmente pensieri, percezioni o giudizi più negativi quando erano affamati (2).
Dimagrire senza fame e rabbia
Grazie a numerosi anni di ricerca scientifica ho formulato il Metodo Scientifico Cucina Evolution in grado di mangiare in modo sano ed equilibrato, per stare in forma e in salute a lungo, senza dover soffrire la fame o privarsi dei piatti più golosi.
Mangiare non è solo un bisogno fisico, bensì psicologico e sociale. Condividere il piacere della tavola rende di buon umore, ancora di più se ci permette di vivere in salute e combattere la lotta contro i chili di troppo.
In questo modo è possibile ottenere gli stessi benefici di dieta e digiuni, pur mangiando di più. Grazie all’utilizzo dell’inulina a catena lunga (una speciale fibra solubile) e mettendo in pratica la Culinary Nutrition– quella branca della nutrizione che diventa parte della quotidianità in cucina- è possibile:
- bilanciare le ricette attraverso numerose tecniche;
- aumentare il volume delle preparazioni, saziando di più;
- sostituire i grassi nelle preparazioni, mimando un medesimo effetto cremoso;
- ridurre fino al 20% le calorie dei pasti riducendo l’assorbimento di grassi e carboidrati (3,4);
- aumentare l’assorbimento delle vitamine (5);
- nutrire la microflora intestinale (6);
- contribuire efficacemente ad aumentare le difese immunitarie (7).
L’inulina a catena lunga, proprio per la sua peculiare lunghezza è in grado di influire sulla viscosità delle preparazioni (8). È proprio questa caratteristica che permette la formazione di un vero e proprio gel che agisce in maniera complementare apportando un vantaggio sia sull’aumento di volume della preparazione culinaria e sulla sostituzione parziale della materia grassa, sia sul risparmio calorico causato dal rallentato assorbimento intestinale.
- Swami, V., Hochstöger, S., Kargl, E., & Stieger, S. (2022). Hangry in the field: An experience sampling study on the impact of hunger on anger, irritability, and affect. Plos one, 17(7), e0269629.
- MacCormack JK, Lindquist KA. Feeling hangry? When hunger is conceptualized as emotion. Emotion. 2019;19(2):301–319. pmid:29888934
- E Wisker, A Maltz, W Feldheim. Metabolizable energy of diets low or high in dietary fiber from cereals when eaten by humans. J Nutr 1988 Aug;118(8):945-52.
- Chiara Manzi, Cucina Evolution. Art Joins Nutrition Editore
- Inulin-Type Fructans: Functional Food Ingredients. Marcel Roberfroid CRC Press 2004
- Havenaar R. Intestinal health functions of colonic microbial metabolites: A review. Benef.Microbes. 2011;2:103–114.
- Parisa Shokryazdan et al. Effects of prebiotics on immune system and cytokine expression.Med Microbiol Immunol. 2017 Feb;206(1):1-9.
- Inulin, a flexible oligosaccharide I: Review of its physicochemical characteristics. MaartenA MensinkHenderikW.FrijlinkKeesvanderVoortMaarschalk WouterL. J.Hinrichs. CarbohydratePolymers 130 (2015) 405–419