Lo xilitolo è poliolo, dolcificante di origine naturale, proveniente dalla betulle e molto utilizzato in Finlandia.
Il suo caratteristico sapore fresco lo rende utile sopratutto nelle gomme da masticare. Viene, invece, poco utilizzato nelle ricette di dolci.
Lo xilitolo vanta dei benefici per la salute orale, può aiutare nel prevenire la carie e favorire la rimineralizzazione di piccole lesioni.
Lo xilitolo ha un sapore dolce quasi quanto lo zucchero. Il suo potere edulcorante (o dolcificante) è di 0,9 su 1 del glucosio.
A parità di calorie ne ha quasi la metà, rispetto a glucosio e saccarosio (il comune zucchero da cucina) che hanno un potere calorico di 4 kcal per grammo; lo xilitolo si assesta a 2,4 kcal per grammo.
Lo xilitolo fa male?
Lo xilitolo ha delle controindicazioni di cui tenere conto, pur essendo naturale,e pur avendo un indice glicemico inferiore al saccarosio, oltre a un ridotto contenuto di calorie.
Le controindicazioni:
- Come gli altri polioli (eccetto l’eritritolo) non viene totalmente assimilato a livello intestinale. Un consumo superiore a 50 gr di xilitolo al giorno può dare meteorismo, effetti lassativi e disturbi gastrointestinali, alterando l’equilibrio della microflora intestinale.
- Lo xilitolo una volta ingerito è metabolizzato a xilulosio, uno zucchero che produce energia (2,4 kcal per grammo). Segue la via metabolica dei pentoso-fosfati, una via parallela alla glicolisi. Assunto in eccesso, rispetto al dispendio energetico, contribuisce alla formazione di grasso corporeo.
- L’indice glicemico è basso e non induce risposta insulinica, tuttavia trasformandosi nello zucchero xilulosio, porta con sé le conseguenze dell’assunzione di zucchero: infiammazione e aumento del peso.
Esistono dolcificanti naturali che non presentano queste controindicazioni, io mi trovo molto bene con l’eritritolo che ha anche un potere antiossidante, confermato dalle evidenze scientifiche.